martedì 4 febbraio 2014

Ma Grillo è fascista? Soldi, potere e silenzio degli altri

Ivano Asaro
Nelle giornate vuote si può riempire il tempo con le riflessioni. Questo articolo vuole essere un elenco di spunti per la vostra riflessione. Sarà noioso? Spero di no. Lungo? No di certo.

Cominciamo dalla fine, che poi fine non è, semplicemente l'ultimo argomento.

I grillini sono fascisti? No i grillini non sono fascisti. I grillini sono altro dal fascismo, almeno buona parte di loro. E' innegabile però che tra loro, quelli furbi, e di cretini ce ne sono a pacchi, ci sia chi simpatizzi per visioni autoritarie della politica e della società. Tra i grillini c'è chi furbescamente alimenta il mito del “fascismo 2.0”, ma senza neanche nasconderlo troppo. Solo per dire:
- Volevano entrare alla camera con una cerimonia pubblica (corteo) chiamato <<Marcia su Roma>>, che fortunatamente non fecero
- Fanno le liste di proscrizione dei giornalisti a loro non affini, per massacrarli mediaticamente
- Bruciano libri di intellettuali che li criticano
- Hanno un leader carismatico che dice cose immonde su feste laicamente sacre come il 25 aprile e 2 giugno.                                  

Ciò detto i grillini non sono fascisti, ma ne scimmiottano, alcuni consapevolmente, le mosse. Il loro modo di inneggiare alla piazza, di considerare sempre gli altri un problema. Il loro modo di lanciare epiteti, molto spesso additando caratteristiche fisiche, sono tattiche immonde di comunicazione, che giustificano la definizione data da Corrado Augias di “Squadrismo Inconsapevole”. Lo squadrismo, che esso sia consapevole, voluto, magari del tutto involontario è pericoloso uguale. Dire di fronte milioni di cittadini <<questo è il mio movimento,- a proposito anche Mussolini sottolineava spesso che il suo non era un partito ma un movimento,- chi non gli piace come ragiono se ne può andare>> è il totalitarismo più becero, alimentato dalla disperazione di chi usa un male per scacciarne un altro. Questa pratica diventa pericolosa in un paese dove gente ancora inneggia a Priebke pubblicamente. Tra tutto è pero ben visibile quanto la cosiddetta base sia del tutto in buona fede e non si ponga il problema in questa fase.

Grillo (&Casaleggio) è fascista? No, non è fascista. E' un affarista della politica. Discutere di Grillo è una delle cose più barbine che si possa fare politicamente. Grillo intellettualmente non vale la sua base, i suoi parlamentari più preparati. Sa modulare la voce, recitare, coinvolgere, ma culturalmente si ferma a due canzoni di De Andrè e qualche citazione Orwelliana (almeno questo dimostra). Grillo però sa contornarsi di persone di un certo tipo e tra queste vi è Casaleggio.


Grillo politicamente è ambiguo, apparentemente non ha un filo conduttore e spinge il limite sempre più in la. Parla con quelli di Casa Pound e poi si accompagna a Dario Fo. Sulle feste patriottiche si pronuncia in maniera irripetibile per decenza e poi difende la Costituzione. Epura alcuni dissidenti e poi si complimenta con i grillini più effervescenti. Prima dice che il parlamento può lavorare senza governo e poi cambia idea ed invita a votare per inefficienza del governo (per non parlare degli "intellettuali vicini", che prima vogliono e poi non vogliono l'Euro).

i link per verificare le immagini: http://www.beppegrillo.it/2013/04/i_golpisti.html
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/28/grillo-parlamento-puo-lavorare-anche-senza-governo/545067/

i link per verificare le immagini:
http://www.beppegrillo.it/2013/09/la_crisi_e_del_popolo_italiano_non_del_governo.html
http://video.repubblica.it/dossier/la-crisi-del-governo-letta/grillo-adesso-elezioni-e-governo-5-stelle/141332/139870












Ambiguità che però a ben vedere si trasforma in quello che dicevo prima: affarismo. Se ne era già occupato Report. Questo che vedete qui rappresentato è l'impero mediatico del sistema Casaleggio.



http://cadoinpiedi.it/

http://www.tzetze.it/


www.beppegrillo.it
Un sistema fatto di urla che ti invitano a cercare, a vedere, e nel frattempo loro fanno soldi. Il sistema Casaleggio produce enormi quantità di traffico web che si trasforma in business, in soldi per farla breve. Vuoi andare sul sito del Movimento 5 Stelle? Devi passare dal blog, che intanto carica la pubblicità. Vuoi vedere un “clamoroso video rivelatore, salvifico per la democrazia”? Devi prima caricare la pubblicità. Come vedete dall'immagine se provate a caricare un video del blog di Beppe Grillo, con la pubblicità bloccata, non te lo fa vedere, ed anzi ti invita a caricare i messaggi pubblicitari. 


Non ci sarebbe nulla di male se il blog fosse cosa scissa dalla politica. Il blog però è un organo di partito, è anzi il principale motore del movimento pentastellato. Da li si detta la linea, si instaurono dibattiti e si attivano iniziative. Il blog è per il movimento qualcosa di molto più viscerale di quanto l'Unità sia per il Partito Democratico. Intanto questo rimane in aria e non si approfondisce. Rimane li fermo e nessuno ne parla tra i banchi più alti della politica. 


Io però due domande voglio farle a Beppe Grillo (&Casaleggio):
- Ma non è che è per questo sistema di soldi che vi siete schierati contro la WEB TAX? Erano soldi che potevano entrare all'erario e servire alla collettività per società che fanno fortune sul nostro territorio e lasciano spiccioli. Non è che siete entrati in conflitto d'Interesse con la tassa sui proventi Google?
- Ma se il blog è il cuore del movimento, e tutto passa da li: ma è lecito avere delle pubblicità o si potrebbe parlare di finanziamento alla politica? Mi spiego, oggi, mancando una legge sui partiti solo chi vuole presenta bilanci certificati da enti esterni, e tra questi non c'è il Movimento 5 Stelle. Non è che voi non volete far sapere la mole di soldi che la vostra società guadagna alzando il tiro in parlamento ed incuriosendo la gente, puntando al disfacimento delle Istituzioni. 



Infine, dopo averne parlato direttamente, mi rivolgo agli avversari di questo Movimento, che poi sono Renzi e Berlusconi. Se per il secondo, ovvero MrB., riesco a spiegarmi il perché non attacchi mai Grillo: ovvero perchè sa che il 5 stelle distrugge più la Sinistra che la Destra, per Renzi proprio non lo capisco. Renzi o è tanto abile che riuscirà ad andare al ballottaggio, con la nuova legge elettorale, pur lasciando tutto questo campo, o forse è un po' risucchiato nel dibattito. La voglia di portare Berlusconi nella sede del Pd, di parlare strenuamente di legge elettorale, favorisce il populismo di Grillo, che si traduce in voti. 



Non me lo spiego. Ma d'altronde a sinistra sono stato vent'anni a non spiegarmi come e perché non si contrattaccava nel modo giusto Berlusconi. Da queste domande è nato il bisogno di Grillismo.


                                                                                                                                             Ivano Asaro


Ivano Asaro


Nessun commento:

Google+

Posta un commento