venerdì 23 maggio 2014

Perché sto con Tspiras

Ivano Asaro
Ho molto meditato sulla scrittura di questo testo. Ho pensato che il fraintendimento sarebbe stata circostanza facile: che il lettore medio avrebbe potuto sovrapporre la mia idea a quella di questo Blog. In realtà Canto Libero, per esigenze soprattutto logistiche, non ha potuto esprimere una preferenza per le elezioni europee, quindi ognuno dei componenti ha fatto la propria scelta. Io ho meditato a lungo prima di scegliere da che parte stare. Ho pensato, ripensato, rimuginato sulla classica lista dei pro e dei contro. Molti motivi, molte candidature ottime, mi avrebbero portato a votare per il Partito Democratico. Gente brava, intraprendente, di storia e caratura, come Elly Schlein in Emilia, oppure Renato Soru in Sardegna, sono garanzia di una politica che sa cosa fare, e nel caso di Soru ha già fatto, molto bene anche. In realtà però votare gente, anche mirabile, in un contenitore sbagliato non fa di quelle candidature una scelta di minor valore, ma porta a vacillare anche gli elettori più pervicaci. Io elettore del Pd poi lo sono sempre meno, sempre più in profondo contrasto sia con le scelte nazionali che locali, almeno quelle che mi costano personalmente. Per questo ho guardato altrove, in cerca forse di qualcosa che poteva pure non esserci. In realtà ho trovato parte delle mie risposte nel progetto di Alexis Tsipras. Sottolineo fortemente il fatto che io, magari sbagliando, non cercavo risposte, ma mie risposte. Ognuno è quello che è, con i propri pregi e difetti e per me non vanno bene tutte le risposte, ma quelle che tengano conto dei miei valori e principi. In Tsipras ho visto questo, ho letto questo, mi sono sentito raccontare questo. Il progetto di Tsipras, per ironia della sorte risponde alle logiche di quello che doveva essere il famoso “Papa Straniero” della sinistra italiana, che invece lo è andato a prendere nelle fila della Dc. Io non voglio fare dietrologia, complottismi, cose insomma di basso cabotaggio. Tanta gente per bene sta con Renzi, lo supporta, spera nelle sue azioni governative. Io però voglio altro. Sto con Tsipras quindi, e non ci sto solo perché sono deluso ed amareggiato con il Pd, ci sto anche perché non vedo il simbolo di SEL, nonostante sia consapevole che ve ne siano i candidati. Vendola dovrebbe ritirarsi a vita privata, perché semplicemente ha mancato di rispetto con la propria condotta privata ad un'intera Regione, tradita ed oltraggiata. Il governatore della Puglia dovrebbe ricordarsi di quando diceva che un uomo pubblico deve avere una condotta migliore dell'uomo medio (come fra l'altro all'art. 54: <<I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge>>) , anche privatamente.




I discorsi rivolti a Berlusconi, alle sue escort, sono un pugno allo stomaco sentendole adesso. La sinistra è magari anche questa, io non ne sono convinto, ma si abbia la bontà di togliersi dalla scena. Voto Tsipras perché parla di Sinistra, e non di comunismo. Voto Tsipras perché parla di Sinistra, concetto che secondo molti era finito. Peccato che gli stessi poi, e mi riferisco ai Grillini, per animare l'elettorato parlino prima di Pertini, poi di Rodotà, poi ancora di Berlinguer: tutta gente con una storia politica di prima grandezza. A tal proposito lasciatemi citare un bravo giornalista, Saverio Tommasi, che dice: <<Dire di non essere ne di destra ne di sinistra è di Destra>>. Voto Tsipras perché l'economia ci rende magari più veloci e connessi, ma la sanità e l'istruzione pubblica ci rendono più liberi. Voto Tsipras perché la Germania fa le Audi, ma prima viene l'aria pulita e l'attenzione all'agricoltura sostenibile. Io insomma, voto Tsipras. Lo voto per quello che è, per quello che spero che faccia.

Piazza Maggiore, Comizio Tsipras




Lo voto anche per altri motivi. Lo voto perché sentire Bella Ciao ad un comizio politico mette di Buon Umore; sentire citare Gramsci e Togliatti è Emozionante; dire ancora Compagno è un onore; ricordare in Piazza Maggiore a Bologna la strage fascista della stazione è liberatorio. Lo voto perché spero che Tsipras e gli intellettuali che a fianco a lui sono scesi in campo non scordino questa bella battaglia ed aiutino i giovani, che in queste ore sono con le bandiere in mano, a formare una sinistra sinistra, una sinistra italiana, ne comunista ne liberale, una sinistra sociale insomma. Spero che la scossa arrivi questo 25 maggio e per darla io voto l'altra Europa con Tsipras.


Ivano Asaro, Ivano Marescotti, Alberto Arcuri






Ivano Asaro



Ivano Asaro

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