Sono
giorni strani quelli attuali, giorni caratterizzati da accadimenti tristi, gesti
folli,da funerali di stato e da celebrazioni solenni (ma sobrie) da incertezza
politica.
Sono
ancora ben impresse nelle nostre menti le immagini dell’attentato di Brindisi,
del funerale di Melissa vittima della follia umana; in seguito abbiamo vissuto un primo terremoto in Emilia e poi la seconda
scossa. Vittime sul lavoro. Ancora vittime.
Abbiamo
celebrato Giovanni Falcone nel ventesimo anniversario della strage di Capaci,
si sono svolti i funerali di Stato in onore di Placido Rizzotto; vittime di mafia.
Tutte
notizie da prima pagina, ecco allora che si riempiono giornali, si inventano
trasmissioni televisive, edizioni straordinarie, l’informazione si concentra
pienamente “sull’evento”, non c’è spazio per notizie marginali. Riflettori
24h\24h.
L’
informazione tramite i mass media, ha la grande capacità e responsabilità di
impressionare l’opinione pubblica, così ci siamo impressionati,indignati, commossi …
Ma i
riflettori (colpevolmente) presto si spengono e
con la stessa facilità si spegne anche la coscienza della maggior parte
di coloro che si sono indignati,commossi ed impressionati.
Arriva
il silenzio.
Gli stessi
autorevoli Giornali o televisioni, che qualche giorno fa divenivano portavoce
della legalità, sembrano oggi ignorare
il fatto che a vent’anni dall’attentatuni, il procuratore di Trapani, Marcello
Viola è vittima di gesti intimidatori,un analoga vicenda vede protagonista la
presidentessa della commissione antimafia europea Sonia Alfano, proprio in quella che è la terra del latitante Matteo
Messina Denaro, la stessa in cui compaiono scritte sui muri a favore degli
esponenti di Cosa nostra, la stessa terra dove tra tanti altri vengono indagati
per concorso esterno in associazione mafiosa il Pres.Raffaele Lombardo e il
Sen.Antonio D’Alì e dove viene arrestato
il Sindaco di Campobello di Mazara inchiodato dalle intercettazioni , che
dimostrano un rapporto di fiducia e di subordinazione rispetto agli uomini dei
clan locali; la terra dove il neo-sindaco di trapani afferma ed insegna che non
bisogna parlare di mafia.
La
stessa terra dei tanti comuni commissariati per infiltrazioni mafiose ma anche
di tanti uomini \ donne che nel segno
della legalità vivono quotidianamente, la terra di Pino Maniaci e di telejato,
voce autorevole dell’antimafia che tra qualche settimana sarà costretta a
chiudere a tacere.
La
stessa terra di “vampe” e di “muti”. Silenzio.
Tante
notizie in poche righe eppure nelle tv “importanti” quelli con direttori
importanti e giornalisti di rilievo, quelli del Tg delle 13.30 e delle 20.00,
non si accenna a nessuno di questi fatti e se ciò avviene, si archivia la
notizia in pochi secondi.
Beh,
lo avranno sicuramente fatto in buona
fede, ci sono tantissime altre notizie rilevanti da trasmettere all’opinione
pubblica per esempio al Tg2 (del 03/06/2012) va in onda un servizio
interessantissimo sulla delicata situazione degli orsi della provincia di
Bergamo, ma anche altri Tg e trasmissioni varie hanno argomentazioni di
rilevanza internazionale per esempio i gioielli della regina Elisabetta nel
giorno del giubileo reale o le ultime
novità sul mercato dell’ hi-tech; di certo trattazioni di rilevanza maggiore.
Questa
nostra Repubblica ha vissuto anni difficili di dittatura, di piombo, di
stragismo, di mafia, di morti ammazzati, vittime , tante troppe vittime a cui
oggi rischiano di aggiungersi le VITTIME
DEL SILENZIO.
Pasquale
Diodato
“Parlate della
mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene non
rimanete muti.” [Paolo Borsellino]
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