mercoledì 26 febbraio 2014

Gratteri non è Ministro. Le paure, le ignoranze, i protagonismi

Ivano Asaro
Si, anche io ci sono caduto. Devo confessarlo: “Anche io ho fatto il Toto-ministri”. 

Quello di designare ipoteticamente un governo perfetto, un consiglio dei ministri ideale, è sport inutile e superficiale. Non è mai esistito un esecutivo perfetto, probabilmente mai esisterà. Indicare dei nomi, farlo sulla base di storie personali, magari di particolari eccellenze, non assicura la traslazione positiva delle competenze in ambito politico, anzi certamente trasforma il <<quasi eroe>> in politico (termine ai nostri giorni con una forte connotazione negativa) e le idee in tagliola di sentimenti, sogni, speranze. Portare gente di riconosciuto pregio, magari internazionale, in un luogo dove la furbizia regna sovrana è una pratica rischiosa, sotto, come detto, il profilo oggettivo e soggettivo. 



Però ci si prova. Si immagina che un uomo che fa brillare la sua azienda possa lucidare l'economia italiana, che uno stimato professore possa annichilire il burocratese e rendere fluente la macchina amministrativa. Insomma si immagina e si spera. Lo si fa con la consapevolezza che la politica è un'altra cosa

Un politico è un uomo che deve avere competenza, immancabile, ma deve ancor prima essere un sociologo, capendo il mondo che lo circonda, deve avere prospettive, per compiere i miglioramenti cui la sua azione deve tendere. Deve inoltre essere in grado di mediare tra le diverse posizioni, senza perdere mai la via maestra. 
L'onestà? Quella, nonostante i tempi infausti in cui viviamo, la do per sottintesa. Un ministro quindi non deve essere particolarmente competente, basta il giusto, ma avere un fine ed un metodo, che poi i tecnici tradurranno in <<carta di legge>>. Allo stesso modo un tecnico deve avere un solo fine: ovvero tradurre in testo normativo ciò che la classe politica indica. 
Tutto questo mi sta bene. Posso quindi anche accettare che mi si dica che un ministro non può essere in <<conflitto d'interessi>>: quella strana posizione per cui il controllore ha interessi in comune con il controllato, o è lui stesso. Purtroppo il <<conflitto d'interessi>> è materia oscura nel nostro paese. Nonostante sia di chiarissima comprensione, per via delle perversioni logiche che i Berlusconiani hanno prodotto dal 1994 ad oggi, si fa parecchia confusione sul tema. Io comunque, ripeto, credo che un ministro non possa trovarsi in <<conflitto d'interessi>> per esercitare al meglio la propria funzione. Con queste argomentazioni è stato smontato il teorema per cui, come vedete dallo schema precedente, il ministro della giustizia ideale sarebbe stato Nicola Gratteri. 


Il magistrato in prima linea contro la 'Ndrangheta sarebbe stato in conflitto di interessi: <<in quanto un magistrato non avrebbe ben contemperato le esigenze tra apparato giudiziario, e tutto il resto del mondo giuridico>>. Io che avevo delineato quel consiglio dei ministri quasi per gioco ho molto riflettuto su queste annotazioni. Pensando pensando, sono arrivato a delle conclusioni. Evidentemente designare Nicola Gratteri, che ha una storia, un coraggio, un metodo noto a tutti, sarebbe stato un bel segnale (che da quanto si apprende Napolitano avrebbe sacrificato sull'altare delle riforme costituzionali con Forza Italia). Un uomo che rischia la vita, che si è visto recapitare un bazooka a poche centinaia di metri dal tribunale, in cabina di regia, nel posto dove si decide. Un sogno per me, un abominio politico per altri. Allora io mi fermo e penso. Conflitto di interessi è un modo complicato per dire che ci sono due o più posizioni in gioco che devono essere vagliate e regolate in modo terzo ed imparziale: il controllore non può essere di parte. 

Nel caso di Gratteri chi si sarebbe sentito osteggiato dalla scelta di un arbitro avverso? La 'ndrangheta? La lobby degli avvocati? Non credo che questi due soggetti collettivi possano vantare granché di titolo per rivendicare un eventuale <<problema Gratteri>>. Io non vedo una problematica da questo punto di vista. Magari un magistrato che occupa un ministero potrebbe fare perdere l'imparzialità della magistratura? Non vedo neanche qui il problema visto che quasi tutti gli schieramenti (almeno ideologicamente intesi) hanno nel tempo schierato magistrati e giudici (esempi agli antipodi fra loro sono Felice Casson, eletto nel Pd, e Alfredo Mantovano, pdl, solo per dire i primi due nomi di una lunga serie). Insomma i magistrati prestati alla politica, che hanno rivelato le loro ideologie, ci sono e ci saranno, ed un ministero è solo un aumento di responsabilità non un aggravio della colpa. Allora qual'è il problema? Perché Gratteri è inviso anche ai Renziani? Qual'è il reale pericolo che Gratteri ha rappresentato? 

Constatato che la divisione dei poteri è uno dei cardini dello stato di Diritto (e da umile studente di giurisprudenza ammiro il sistema di pesi e contrappesi delineato dalla Costituzione che troppi si accingono a devastare) vorrei ora porre il punto su un altro tassello della costruzione logica che ha avversato Gratteri, quando ormai il suo nome era uscito per fare spazio all'onnicompetente Andrea Orlando.

Perché la levata di scudi contro Gratteri alla giustizia e neanche una riga contro i tecnici di questi anni? Il governo Monti se valgono le regole elencate per il caso Gratteri non si sarebbe dovuto neanche presentare alle camere. Tanto per ricordare:

  • Affari europei: Enzo Moavero Milanesi (Già giudice di primo grado presso la Corte di giustizia dell'Unione europea in Lussemburgo e collaboratore della Commissione europea in qualità di Direttore Generale del Bureau of European Policy Advisors)
  • Affari esteri: Giulio Terzi di Sant'Agata (diplomatico ed ambasciatore italiano )
  • Cooperazione internazionale e integrazione: Andrea Riccardi (fondatore nel 1968 dellaComunità di Sant'Egidio)
  • Interno: Anna Maria Cancellieri ( prefetto e funzionaria italiana da più di un trentennio)
  • Difesa: Giampaolo Di Paola (militare, ammiraglio)
  • Sviluppo Economico: Corrado Passera (Banchiere, ex amministratore delegato di Poste Italiane)
  • Giustizia: Paola Severino (avvocato, giurista)

Questi esempi solo per rimanere ai casi eclatanti. 



Trovo quindi abbastanza complesso (magari abbastanza imbarazzante) spiegare perché è giusto un militare alla difesa, un ambasciatore agli esteri, un banchiere allo sviluppo economico e non un eroe moderno e magistrato in prima linea al ministero della giustizia.  Con la non-nomina di Gratteri (che da quanto si dice aveva dato la sua disponibilità) si perde una grandissima occasione di legalità. Tutti, compreso Renzi, si ostinano a dire che questo governo, come quello Letta e prima ancora quello Monti, erano esecutivi di emergenza. Governi e maggioranze nate per sopperire agli enormi problemi del nostro paese. Bene: il primo problema di questo paese continua ad essere la Mafia in tutte le sue forme ed in tutti i suoi effetti. Corruzione, concussione, malversazione, peculato, scarsa competitività di aziende e di intere zone territoriali sono frutto del radicamento mafioso. Malapolitica, violenza, sono frutto della presenza della Mafia a tutti i livelli. Non aver voluto nominare Gratteri, non avere detto una parola su questi temi nel discorso al Senato per chiedere la fiducia, fanno dell'esecutivo Renzi l'ennesima occasione persa. Come del resto facilmente preannunciabile. 

La realtà fuori dall'ipocrisia è che non si è voluto un uomo con la schiena dritta, un simbolo che non si gira dall'altra parte, un soggetto in grado di dare colpi decisivi a quella politica che inciucia con il potere criminale e che non si sarebbe sottomesso a logiche al ribasso. 
Gratteri sarebbe stato il secondo motivo per tifare per l'esecutivo Renzi I (o Napolitano III). 
Il primo? Che faccia il meglio per l'Italia e gli italiani. 




                                        Ivano Asaro

  Ivano Asaro

lunedì 17 febbraio 2014

Ecco gli ottavi di Champions League

Mirko Scimemi
Dopo due mesi torna la Coppa dalle grandi orecchie,torna lo spettacolo della Champions League. Il torneo per club più importante del mondo anche quest’anno ci ha regalato spettacolo e sorprese inattese (eliminazione della Juventus) durante la fase a gironi,che dopo i sorteggi ha sentenziato i seguenti abbinamenti per gli imminenti ottavi di finale:







Arsenal – Bayern Monaco

Milan – Atletico Madrid

Manchester City – Barcellona

Bayer Leverkusen – Paris Sain Germain

Chelsea – Galatasaray

Zenit – Borussia Dortmund

Olympiacos – Manchester United

Shalke 04 – Real Madrid

Andiamole ad analizzare insieme

Arsenal – Bayern Monaco:
Qui Arsenal:quest’anno la squadra di Wanger ha fatto il salto di qualità con Ozil a centrocampo e la consacrazione di Giroud come punta di peso. Secondi in premier dietro il Chelsea, l’Arsenal ha dato prova di fare un gran gioco su tutti campi, anche se negli scontri diretti non riesce a incidere come dovrebbe (vedi l’umiliante 5 a 1 contro il Liverpool)
Qui Bayern: Guardiola orchestra una squadra quasi perfetta,la formazione più forte del pianeta, il Bayern piglia tutto che già a Marzo può vincere la Bundesliga. Unica pecca la fase difensiva, ma Dante nell’ultimo periodo sta dimostrando di essere all’altezza del club in cui milita
Pronostico: il Bayern è nettamente favorito in quanto detentore della coppa e secondo l’opinione di tutti sarà la squadra da battere anche quest’anno. Bayern 70% - Arsenal 30%



Milan – Atletico Madrid
Qui Milan: stagione travagliata dei rossoneri,a metà classifica in campionato si ritrovano agli ottavi con una squadra non all’altezza del suo blasone e un allenatore (Clarence Seedorf) novellino che ha preso in mano una squadra in piena crisi. Gli infortuni sono all’ordine del giorno,ma in casa Milan si spera di passare il turno grazie alla tradizione rossonera di Kakà e compagni
Qui Atletico: che dire di questa squadra,stupisce partita dopo partita. Simeone ha un vero top club che può essere la sorpresa sia in Liga che in Champions Legue. Fanno paura la fase difensiva quasi perfetta e Diego Costa.
Pronostico: la bilancia pende a favore dell’Atletico Madrid,poche le speranze rossonere, che possono sperare di passare il turno solo con due serate stonate per i madrileni. Milan 20% - Atletico Madrid 80%



Manchester City – Barcellona
Qui City: grandissima stagione per il City di Pellegrini,formazione compatta e in grande forma. Pellegrini è riuscito a tenere testa a Chelsea e Arsenal in campionato, ha raggiunto la finale di Lega e in FA Cup ha battuto i rivali del Chelsea candidandosi come favorita per la vittoria finale. Se però da un lato arrivare in fondo a tutte le competizioni faccia le fortune di un club che ha speso tantissimo, dall’altro lato quanto reggeranno i calciatori? Già Aguero è al secondo infortunio stagionale e in casa citizens fanno tutti gli scongiuri del caso per evitarne altri
Qui Barca: i blaugrana non sono più i favoriti di una volta. I nomi sono gli stessi, ma qualcosa si è inceppato, che sia la difesa o un Messi meno prolifico del solito, fa del Barcellona meno paura. Non convincono Mascherano centrale difensivo e Messi defilato non più al centro dell’attacco come avevano fatto Guardiola e lo sfortunato Villanova (a cui Canto Libero fa i migliori auguri di guarigione)
Pronostico: Manchester City in lieve vantaggio, ma se Messi fa il fenomeno…. Manchester City 60% - Barcellona 40%


Bayer Leverkusen – PSG
Qui Bayer: il Leverkusen dopo un’inizio strepitoso ha avuto un evidente calo di rendimento (fuori dalla Coppa tedesca e 4 su 5 sconfitte in Bundes) e adesso si ritrova Ibra e compagni agli ottavi,mi verrebbe da dire:”si salvi chi può!”
Qui PSG: i francesi stanno rispettando le attese,primi ovunque, una squadra sempre compatta ma che negli scontri diretti non riesce a infliggere il colpo decisivo (sarà la maledizione di Ibrahimovic?)
Pronostico:scarse chances per i tedeschi,il PSG è di un altro pianeta Bayer 10% - PSG 90%


Chelsea – Galatasaray
Qui Chelsea: Mourinho torna a casa e fa le fortune del Chelsea. Primo in Premier, in piena corsa per la Champions, agevolato da un’ennesima urna più che favorevole per lo Special One. I blues sono forti,compatti, anche se manca un vero regista che aiuti la squadra contro le formazioni che si chiudono bene in difesa.
Qui Galatasaray: i giustizieri della Juventus, si ritrovano clamorosamente agli ottavi di finale grazie alla tattica del loro mister Mancini, che ha saputo cambiare rotta dopo un inizio disastroso per i turchi. Drogba e Snejder sognano i quarti, ma hanno di fronte il loro adorato mentore Mourinho
Pronostico: Chelsea superiore, solo un’altra partita con un campo impraticabile può fare passare il turno al Galatasaray. Chelsea 80%- Galatasaray 20%



Zenit –Borussia Dortmund
Qui Zenit: Spalletti ha già fatto un’impresa passando il turno a discapito dei più blasonati portoghesi del Porto. In campionato tutto è in gioco, in Russia per adesso non si gioca per via freddo gelido, quindi Hulk e compagni dovranno stare attenti alla condizione o andranno incontro a imbarcata
Qui Dortmund: i gialloneri di Germania non fanno più notizia, ma affermarsi come l’anno scorso sarà davvero dura, visti gli infortuni e una rosa a dir poco corta. Per fortuna di Klopp agli ottavi non hanno un avversario che può far paura
Pronostico: nulla di scontato, ma i tedeschi in casa concluderanno la qualificazione a loro favore. Zenit 25%- Borussia Dortmund 75%


Olympiacos – Manchester United
Qui Olympiacos:la Juventus del campionato greco,dominio assoluto in terra greca e ottime prestazioni in campo internazionale,l’Olympiacos arriva agli ottavi con ottime prestazioni ma con un Mitroglu in meno.
Qui United: i red devils sono nella stessa situazione del Milan di quest’anno. Male, malissimo in campionato, mentre in Champions le cose vanno decisamente meglio forti anche di un turno agevole. Le difficoltà sono dietro l’angolo,una difesa a pezzi, squadra troppo lunga e scarso affitamente tra le star Van Persie e Rooney
Pronostico: l’ottavo che può riservare la sorpresa,il fattore campo sarà fondamentale. Olympiacos 40%- Manchester United 60%



Shalke 04 – Real Madrid
Qui Shalke:i tedeschi in grande ripresa,dopo un inizio disastroso hanno intrepreso un ottimo cammino verso l’ennesima qualificazione per la prossima Champions. Gli ottavi sono da giocare,ma le chances contro il Real sono quasi nulle
Qui Real:Madrid ha un’ossessione, la DECIMA. Ancelotti sarà l’uomo giusto?Attacco formidabile e difesa da rivedere, ecco il sunto di un Real Madrid guidato dal neo pallone d’oro Cristiano Ronaldo
Pronostico: Real super favorito. Shalke 5% - Real Madrid 95%

Gli ottavi sono tutti da giocare, le sorprese dietro l’angolo,lo spettacolo della Champions League sta per ricominciare!
Mirko Scimemi

sabato 15 febbraio 2014

Lettera (aperta) a Civati

Ci sono tanti modi di scrivere una lettera. Ci sono tantissimi modi se si considera che una missiva come questa deve contenere riflessioni, poche, propositi, tantissimi. Ci sono poi infiniti metodi per scrivere questa lettera dove si parla di quello che dovrebbe fare Tizio in merito all'azione di Caio. Siccome tra le tante possibilità quelle più complesse sarebbero anche le più artefatte, comincio dalla verità.


Quale verità? Quella di chi mi sta a fianco, della gente che conosco: la verità della gente normale.






La verità alla domanda:
<< Adesso, dopo che Renzi si è auto-nominato (alcuni dicono auto-proclamato) Premier, Civati che deve fare?>>





Ilenia: Distruggilo!!! 


Riccardo: Io non so cosa possa fare Civati...a parte prendere una posizione per la vicenda.

Il pd oramai è di Renzi...rischierebbe di doversene uscire
Se non lo appoggia in qualche modo...o no?
Valentina: Fossi in te cambierei partito. Magari fondando un nuovo movimento. . Iniziare é difficile, ma ci riuscirai. #nocivotiamo



Matteo: Ho sempre detto, fin dal post primarie, che Civati dovrebbe uscire dal pd e trovare un modo per riunire la sinistra. Continua a votare, giustamente, contro in molte direzioni ma alla fine è sempre li, a dover abbassare la testa al volere della maggioranza. Il Pd non ha la forza per cambiarlo, quindi meglio sprecare energie per migliorare la Sinistra 


Davide: A parer mio la scelta da fare è la più difficile e rischiosa, uscire dal PD e: o entrare in SEL oppure creare una forte coalizione di sinistra, ma ci vuole che anche chi l'ha seguito nella campagna congressuale lo segua (Barca, Mineo ,Puppato...) coalizione da sinistra da creare magari con Vendola (il proggetto sel è quasi fallito), magari con Landini??? magari con Rodotà, magari più in la con Prodi(che però il PD non tradirà) creare un'ala che possa raggiungere il 10% per parlare di politica seria e parlare di sinistra, avere un area all'interno di una coalizione di sinistra che conti qualcosa numericamente 


Gaspare: Sono uno di quelli che fino a qualche tempo fa era contrario al fatto che Civati uscisse dal pd. Adesso la situazione è molto peggiorata. La fame di potere di Renzi e di chi gli sta dietro non ha limiti
Le opzioni sono due:
- cominciare in parlamento insieme a pochi altri parlamentari del Pd un'aspra opposizione
    -uscire portantdo con se la parte "pulita del Pd" per unirsi magari ai parlamentari di Vendola, tentando parallelamente fuori dal parlamento di creare un nuovo soggetto di sinistra. Tentando di unire i personaggi migliori del centro sinistra italiano. Ma capisco che è qualcosa di quasi utopistico
    Arianna: Dovrebbe schiaffeggiare Renzi più e più volte. Onestamente in questo momento credo ci sia ben poco da fare. Credo che l'unica cosa che rimane da fare sia la legge elettorale perché senza di quella nessuno sarà più in grado di fare qualcosa per questo paese.


Vede, On. Civati, credo che nessuno dei titolari dei precedenti interventi sia realmente convinto di avere in tasca una soluzione univoca e netta alla situazione degenerata venutasi a creare. Una soluzione non ce l'ho neanche io che le scrivo questo testo. Credo però alcune cose. Credo e so che Davide, Valentina, Arianna e gli altri siano uomini e donne che impiegano il loro tempo per studiare e realizzarsi nella vita, che si impegnano con i denti per la legalità, sono donne che si scordano lo svago per stare ore in gazebo a raccogliere firme. Vede, On. Civati, i Gaspare, Matteo, Luciano e gli altri sono ragazzi e ragazze che credono, sperano, sognano e su questi sogni sono disposti a metterci parecchie gocce di sudore. 


Io non so se sia giusto che lei esca da questo Pd o che ci rimanga. Non so, e credo sia sbagliato avere una “corrente” di Civatiani. Credo che però l'attesa sia una cosa che non ci possiamo ne vi potete più permettere. Avere ragione per noi, per chi dice le cose giuste, è ormai esercizio di stile inutile sotto ogni punto di vista. 

Il Pd deve essere un'altra cosa. Deve necessariamente essere un'altra cosa
Deve essere diverso dai Gentiloni e dai Fioroni. Deve essere divero dagli Zanda e dagli Speranza. Il Pd non può essere tutto ciò. Il Pd è quello della migliore dottrina di Prodi. Il Pd deve essere quello che dice la nostra Dc è quella di Aldo Moro, ma prima viene Berlinguer. Il Partito Democratico deve essere quello delle feste dell'Unità, quello di fronte le fabbriche, quello che dice a Marchionne che sbaglia, anche se è amico di Obama. Il Pd deve essere ciò che il Pd non è.
Vorrei pure avere la certezza che il problema la maggior parte di noi lo inquadri dalla giusta prospettiva, ma gesti come quelli di Renzi che va a Palazzo Chigi con queste dinamiche fanno arrabbiare parecchio, quasi se non di più del tradimento a Prodi, e quindi le paturnie politologiche passano in secondo piano. 


Veda, On. Civati, questa non è realmente una lettera ma un'appello all'azione, alla mobilitazione. Magari la logica avrebbe voluto che scrivessi a Renzi, ma la storia recente mi insegna che anche nella lontanissima ipotesi il mio testo fosse arrivato alla sua attenzione: un mese dopo avrebbe già ritrattato o dimenticato. 


Io invece scrivo a lei, On. Civati, perché io ricordo le sue parole durante la campagna delle primarie, ricordo la gente che le stava a fianco. Ricordo in particolare una serata, quella all'Estragon di Bologna. In quell'occasione gli interventi fini di Corradino Mineo e quelli accorati ed entusiastici di Elly Schlein fecero da cornice a parole che io non voglio derubricare a promesse elettorali. Lei disse: “all'Estragon ci torno, al meeting di Comunione e Liberazione non ci andrò”. “ Voglio che per le prossime primarie qui ci siano i ragazzi di Sel, perché siamo tutti centro-sinistra e non ha senso dividersi”. Di quella sera ricordo l'ironia su Fazio ed il mancato invito a <<Che tempo che fa>>. Di quella sera non voglio dimenticare l'odore dell'orgoglio delle scelte di sinistra, quella di Prodi e Berlinguer, quella delle città piccole e delle piccole comitive. 

Io, On. Civati, non so cosa fare (questo ormai si è capito), ma qualcosa si deve fare, e per farla ci sono Davide, Valentina, Ilenia, Arianna, Gaspare, Matteo, Luciano, Riccardo. Per fare, ora, adesso, da sinistra, c'è gente disposta a crederci, a starci, ad appassionarsi, che vuole smettere di dire la cosa giusta solamente contro gli altri, ma vuole avere una propria casa nonostante abbiano perso le primarie.



Mi congedo da lei, e da quanti abbiano avuto la pazienza di leggere questo testo, con un mio sogno, uno di quelli ad occhi aperti di fronte ad una tastiera, durante una bella canzone di LOUIS ARMSTRONG, What a wonderful world. 

Non voglio un'Italia giovane, ne giovanile. Non voglio un'Italia aperta agli immigrati ne senza confini. Non voglio un'Italia che <<cresca>> e sia ricca. Non voglio tutto ciò. Vorrei un'Italia meritocratica sia per i ventenni che per gli ottantenni. Vorrei un'Italia plurietnica, multiculturale, solidale e progressista. Vorrei un Italia sociale dove <<chi è bravo sta su e ne beneficia anche chi è meno bravo e sta giù>>. Il mio disegno non lo può fare un milionario, o magari si. Io vorrei il lambrusco e non lo chardonnay, ma non ho niente contro il secondo. Io non sono per lo scontro tra poveri e ricchi, e non è meglio il povero od il ricco. Dico solo che siamo figli di un equilibrio che fingiamo di non vedere. Si è ricchi per il potere e l'ascendenza che si ha sugli altri, e poveri proprio quando non si ha tutto ciò. Ben vengano i ricchi, ben vengano i poveri, i clandestini, non i razzisti ovviamente, nella consapevolezza che ognuno di noi nel momento stesso che rifugge le proprie responsabilità si macchia di due reati: l'egoismo ed il furto.



Ivano Asaro
Ivano Asaro

domenica 9 febbraio 2014

Serie A: 23° giornata, rallentano Juve e Roma, si accende la lotta per l'Europa.

Termina 0-0 il derby di Roma, una  partita  con molto agonismo ma non cattiva, primo derby senza espulsioni  dopo 5 anni, giocata meglio dalla Roma che ha pensato maggiormente ad attaccare ma che non ha mai impensierito più di tanto Berisha. La Lazio gioca una partita molto attenta, pensando più a difendersi  che ad attaccare, specie nel secondo tempo, ma riesce ad avere comunque le proprie occasioni in contropiede con un Candreva che sta giocando una stagione fantastica e che si candida sempre di più ad una maglia di titolare per il mondiale Brasiliano. La Roma alla fine recrimina, ai punti avrebbe meritato ma non è stata abbastanza cinica sotto porta ed è mancata freddezza dentro l'area. La Lazio festeggia a fine partita, toglie punti importanti alla Roma in chiave scudetto e continua la striscia di risultati utili ottenuta dal ritorno di Reja in panchina.
L'amarezza della Roma aumenta vedendo il pareggio della Juve a Verona. Juventus che a fine primo tempo sembrava aver già archiviato la pratica grazie alla doppietta di Tevez e grazie ad un Verona che nel primo tempo ha osservato i bianconeri dominare la gara. Ma nel secondo tempo qualcosa cambia, il Verona riesce ad accorciare le distanze subito con un colpo di testa dell'eterno Luca Toni e da quel momento la squadra veneta comincia a giocare un partita diversa, ci crede e trascinata dal pubblico mette in difficoltà la Juve, fino a quando all'ultimo assalto riesce a trovare il pareggio con un inzuccata di Gomez. Juventus che perde l'occasione di chiudere il campionato e Verona che continua a volare alto. Partita viziata da tantissimi errori arbitrali, fuorigioco di Tevez sul 2-0 Juventino, fuorigioco di Toni sul primo gol del Verona e doppio rigore non concesso alla squadra di Mandorlini. La Juventus da la sensazione che quando si trova in vantaggio di più di un gol stacchi un po' la spina, inspiegabile in occasione del pareggio del Verona, lasciare tutto solo solo Romulo che ha potuto crossare perfettamente sulla testa di Gomez.
Del mezzo passo falso delle prime 2 ne approfitta il Napoli che è ancora abbastanza distante ma torna a sperare nel secondo posto. I partenopei vincono in casa contro il Milan e tornano a sorridere dopo un periodaccio, 2 punti nelle ultime 3 partite contro avversari non proprio irresistibili. Milan che passa in vantaggio grazie alla grande azione del nuovo acquisto Taarabt ma che viene subito ripreso dal Napoli che da quel momento in poi domina la partita tenendo maggiormente il possesso della palla e impensierendo in varie occasioni Abbiati, Nella ripresa i partenopei chiudono la gara grazie alla doppietta di Higuain. Per il Napoli vittoria scaccia crisi, per il Milan una partita che ha dato qualche buona indicazione ma nulla di più. Entrambe le squadre a mio parer devono rinforzare pesantemente il reparto arretrato, se il Napoli non è a lottare insieme a Roma e Juve è prevalentemente colpa di una fase difensiva molto da rivedere e che non offre garanzia.
LOTTA PER L'EUROPA LEAGUE
Torna alla vittoria anche la Fiorentina, che batte l'Atalanta e riprende la sua marcia verso il terzo posto. Per l'Atalanta ennesima prestazione da dimenticare in trasferta, non si riesce a spiegare l'enorme differenza di rendimento dei Bergamaschi tra casa e trasferta. Per la Viola vittoria importante dopo 3 partite senza successi tra campionato e coppa e vittoria che alza il morale in vista del ritorno della semifinale di coppa Italia. Vince (ma non convince)  l'Inter, i nerazzurri battono il Sassuolo e vincono la loro prima partita del 2014. Vittoria meritata ma la squadra di Mazzarri continua a non mostrare un gioco efficace e stenta molto in fase di costruzione. Contro il Sassuolo riesce ad impensierire Pegolo solo con tiri da fuori o in azioni di contropiede, clamorose 2 occasioni fallite da Milito, apparso ancora molto imballato e poco lucido nelle decisioni. Per il Sassuolo pessima prestazione, non si fa vedere mai dalle parti di Handanovic, tranne una volta con punizione di Berardi, e ha troppe amnesie in fase difensiva, per Malesani ci sarà molto da lavorare specie per integrare i nuovi acquisti. Nella lotta all'Europa rallentano Parma e Torino. I Ducali giocano una partita avara di emozioni contro il Catania, ai punti forse ha fatto meglio il Catania che con il pareggio odierno non riesce a schiodarsi dall'ultimo posto in classifica. Il Torino perde malamente dentro casa una partita che era cominciata benissimo con il vantaggio di Immobile e che sembrava essere in totale controllo, ma 2 errori del pacchetto arretrato permettono al Bologna prima di pareggiare e poi segnare il gol con il quale ottieni 3 punti fondamentali per la sopravvivenza. 
Nella corsa all'Europa, la Fiorentina è sicuramente la favorita, anzi i viola sperano ancora di andare in Champions e senza tutti gli infortuni della stagione forse ci riuscirebbero. Per gli ultimi 2 posti  rimanenti (se l'Udinese non dovesse superare il turno di coppa) sarà bagarre. L'Inter appare favorita e sembra essere sicura di un posto. Per l'ultimo posto sarà battaglia vera. Il Verona è solido, gioca un ottimo calcio ed ha Luca Toni che a 36 riesce ancora ad essere un valore aggiunto, il Torino oggi ha perso un ottima occasione per recuperare qualche punticino,  punti che ha perso anche il  Parma. Dalle retrovie potrebbero tornare la Lazio, che dall'arrivo di Reja ha un ritmo da Champion League, e il Milan che nonostante i mille problemi, ha alcuni singoli che potrebbero portarlo in Europa
LOTTA RETROCESSIONE
Si tirano fuori dalla rotta retrocessione le 2 genovesi. Il Genoa espugna il campo del Livorno grazie al vantaggio iniziale di Antonelli e si porta nella parte sinistra della classifica guardando più all'Europa League che alla zona retrocessione, il Livorno perde un partita che doveva vincere a tutti i costi per dare un po' di continuità ai precedenti risultati positivi ottenuti. La Sampdoria vince il match casalingo contro il Cagliari e
probabilmente si allontana definitivamente la zona rossa della classifica, incredibile il cambio di passo dei blucerchiati dall'arrivo di Mihajlovic. Vittoria che da respiro anche per l'Udinese che batte il Chievo e distanzia un po' le ultime della classe. La lotta per non retrocedere a parer mio è ormai una  lotta a 5, con Catania, Livorno, Sassuolo, Chievo e Bologna a darsi battaglia fino alla fine. Il Catania dal ritorno di Maran gioca meglio ma continua a faticare tantissimo a vincere le partite, ha bisogno di un filotto di vittorie per far tornare un po' di entusiasmo e provare a raggiungere la salvezza. Il Livorno con Di Carlo sembra più vivo ma la sconfitta odierna ha rovinato un po' i piani. Il Sassuolo è la squadra che è intervenuta maggiormente sul mercato ma deve trovare la quadra e deve fare integrare al meglio tutti i nuovi acquisti, io avrei lasciato lavorare Di Francesco che con i giusti acquisti in mediana e in difesa avrebbe potuto dare la solidità dietro che alla squadra era mancata. Il Chievo non vince da 8 partite, non gioca malissimo ma ha troppo poco peso offensivo. Infine il Bologna, che perde Diamanti ma vince una partita difficile a Torino, l'assenza del Pratese si farà sentire da qua alla fine della stagione ma quei 4 punti di vantaggio possono essere importanti nel proseguo della stagione.

GOL DELLA GIORNATA:
Gol più bello della giornata, il destro di Di Natale che ha sbloccato il match tra Udinese e Chievo.
Davide Mauro

martedì 4 febbraio 2014

Ma Grillo è fascista? Soldi, potere e silenzio degli altri

Ivano Asaro
Nelle giornate vuote si può riempire il tempo con le riflessioni. Questo articolo vuole essere un elenco di spunti per la vostra riflessione. Sarà noioso? Spero di no. Lungo? No di certo.

Cominciamo dalla fine, che poi fine non è, semplicemente l'ultimo argomento.

I grillini sono fascisti? No i grillini non sono fascisti. I grillini sono altro dal fascismo, almeno buona parte di loro. E' innegabile però che tra loro, quelli furbi, e di cretini ce ne sono a pacchi, ci sia chi simpatizzi per visioni autoritarie della politica e della società. Tra i grillini c'è chi furbescamente alimenta il mito del “fascismo 2.0”, ma senza neanche nasconderlo troppo. Solo per dire:
- Volevano entrare alla camera con una cerimonia pubblica (corteo) chiamato <<Marcia su Roma>>, che fortunatamente non fecero
- Fanno le liste di proscrizione dei giornalisti a loro non affini, per massacrarli mediaticamente
- Bruciano libri di intellettuali che li criticano
- Hanno un leader carismatico che dice cose immonde su feste laicamente sacre come il 25 aprile e 2 giugno.                                  

Ciò detto i grillini non sono fascisti, ma ne scimmiottano, alcuni consapevolmente, le mosse. Il loro modo di inneggiare alla piazza, di considerare sempre gli altri un problema. Il loro modo di lanciare epiteti, molto spesso additando caratteristiche fisiche, sono tattiche immonde di comunicazione, che giustificano la definizione data da Corrado Augias di “Squadrismo Inconsapevole”. Lo squadrismo, che esso sia consapevole, voluto, magari del tutto involontario è pericoloso uguale. Dire di fronte milioni di cittadini <<questo è il mio movimento,- a proposito anche Mussolini sottolineava spesso che il suo non era un partito ma un movimento,- chi non gli piace come ragiono se ne può andare>> è il totalitarismo più becero, alimentato dalla disperazione di chi usa un male per scacciarne un altro. Questa pratica diventa pericolosa in un paese dove gente ancora inneggia a Priebke pubblicamente. Tra tutto è pero ben visibile quanto la cosiddetta base sia del tutto in buona fede e non si ponga il problema in questa fase.

Grillo (&Casaleggio) è fascista? No, non è fascista. E' un affarista della politica. Discutere di Grillo è una delle cose più barbine che si possa fare politicamente. Grillo intellettualmente non vale la sua base, i suoi parlamentari più preparati. Sa modulare la voce, recitare, coinvolgere, ma culturalmente si ferma a due canzoni di De Andrè e qualche citazione Orwelliana (almeno questo dimostra). Grillo però sa contornarsi di persone di un certo tipo e tra queste vi è Casaleggio.


Grillo politicamente è ambiguo, apparentemente non ha un filo conduttore e spinge il limite sempre più in la. Parla con quelli di Casa Pound e poi si accompagna a Dario Fo. Sulle feste patriottiche si pronuncia in maniera irripetibile per decenza e poi difende la Costituzione. Epura alcuni dissidenti e poi si complimenta con i grillini più effervescenti. Prima dice che il parlamento può lavorare senza governo e poi cambia idea ed invita a votare per inefficienza del governo (per non parlare degli "intellettuali vicini", che prima vogliono e poi non vogliono l'Euro).

i link per verificare le immagini: http://www.beppegrillo.it/2013/04/i_golpisti.html
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/28/grillo-parlamento-puo-lavorare-anche-senza-governo/545067/

i link per verificare le immagini:
http://www.beppegrillo.it/2013/09/la_crisi_e_del_popolo_italiano_non_del_governo.html
http://video.repubblica.it/dossier/la-crisi-del-governo-letta/grillo-adesso-elezioni-e-governo-5-stelle/141332/139870












Ambiguità che però a ben vedere si trasforma in quello che dicevo prima: affarismo. Se ne era già occupato Report. Questo che vedete qui rappresentato è l'impero mediatico del sistema Casaleggio.



http://cadoinpiedi.it/

http://www.tzetze.it/


www.beppegrillo.it
Un sistema fatto di urla che ti invitano a cercare, a vedere, e nel frattempo loro fanno soldi. Il sistema Casaleggio produce enormi quantità di traffico web che si trasforma in business, in soldi per farla breve. Vuoi andare sul sito del Movimento 5 Stelle? Devi passare dal blog, che intanto carica la pubblicità. Vuoi vedere un “clamoroso video rivelatore, salvifico per la democrazia”? Devi prima caricare la pubblicità. Come vedete dall'immagine se provate a caricare un video del blog di Beppe Grillo, con la pubblicità bloccata, non te lo fa vedere, ed anzi ti invita a caricare i messaggi pubblicitari. 


Non ci sarebbe nulla di male se il blog fosse cosa scissa dalla politica. Il blog però è un organo di partito, è anzi il principale motore del movimento pentastellato. Da li si detta la linea, si instaurono dibattiti e si attivano iniziative. Il blog è per il movimento qualcosa di molto più viscerale di quanto l'Unità sia per il Partito Democratico. Intanto questo rimane in aria e non si approfondisce. Rimane li fermo e nessuno ne parla tra i banchi più alti della politica. 


Io però due domande voglio farle a Beppe Grillo (&Casaleggio):
- Ma non è che è per questo sistema di soldi che vi siete schierati contro la WEB TAX? Erano soldi che potevano entrare all'erario e servire alla collettività per società che fanno fortune sul nostro territorio e lasciano spiccioli. Non è che siete entrati in conflitto d'Interesse con la tassa sui proventi Google?
- Ma se il blog è il cuore del movimento, e tutto passa da li: ma è lecito avere delle pubblicità o si potrebbe parlare di finanziamento alla politica? Mi spiego, oggi, mancando una legge sui partiti solo chi vuole presenta bilanci certificati da enti esterni, e tra questi non c'è il Movimento 5 Stelle. Non è che voi non volete far sapere la mole di soldi che la vostra società guadagna alzando il tiro in parlamento ed incuriosendo la gente, puntando al disfacimento delle Istituzioni. 



Infine, dopo averne parlato direttamente, mi rivolgo agli avversari di questo Movimento, che poi sono Renzi e Berlusconi. Se per il secondo, ovvero MrB., riesco a spiegarmi il perché non attacchi mai Grillo: ovvero perchè sa che il 5 stelle distrugge più la Sinistra che la Destra, per Renzi proprio non lo capisco. Renzi o è tanto abile che riuscirà ad andare al ballottaggio, con la nuova legge elettorale, pur lasciando tutto questo campo, o forse è un po' risucchiato nel dibattito. La voglia di portare Berlusconi nella sede del Pd, di parlare strenuamente di legge elettorale, favorisce il populismo di Grillo, che si traduce in voti. 



Non me lo spiego. Ma d'altronde a sinistra sono stato vent'anni a non spiegarmi come e perché non si contrattaccava nel modo giusto Berlusconi. Da queste domande è nato il bisogno di Grillismo.


                                                                                                                                             Ivano Asaro


Ivano Asaro


sabato 1 febbraio 2014

Tutto sul Mercato di Gennaio 2014

Il mercato di Gennaio è sempre il più difficile,sbagli l’acquisto e puoi rovinare una stagione. Ieri sera, alle 23:00, si è chiuso il mercato di riparazione 2014, che non ha avuto esclusioni di colpi di scena (vedi il NON scambio Guarin-Vucinic tha Juve e Inter) e addii dolorosi (vedi il pianto di Hernanes all’uscita di Formello). Adesso vediamo nel dettaglio,squadra per squadra, come si è svolto questo mercato

ATALANTA: mercato insignificante per la squadra di Colantuono che non necessitava di particolari innesti vista la situazione non troppo deficitaria dell’Atalanta. I veri colpi sono trattenere Denis e Cigarini che portano punti fondamentali per la salvezza bergamasca

BOLOGNA: inspiegabile la situazione del Bologna. Serviva una punta che segnasse gol importanti (perché non Floccari?) e un centrocampista che impostasse l’azione,invece la società si è limitata a parare i colpi del colosso cinese interessato a Diamanti.

CAGLIARI: è il solito Cellino! Vende un pezzo da 90,ma non lo sostituisce degnamente. Fortuna che la squadra al momento non risenta dell’assenza di Nainggolan a centrocampo,ma a lungo andare reggerà questa situazione passiva?

CATANIA: discorso simile al Bologna,ma al contrario degli emiliani, il Catania ha riportato a casa Lodi,giocatore a mio avviso fondamentale per tempistica di gioco e vero prodigio dai calci da fermo. Meno infortuni e meno cambi di allenatore e si può ancora credere nella salvezza

CHIEVO: ottimo mercato clivense,piazza gli scarti e si rinforza con Canini e Agazzi. Paredes dicono sia un talento, Corini avrà 6 mesi per scoprirne le caratteristiche prima del suo ritorno a Roma.

FIORENTINA: squadra di alto livello,società altrettanto. La Fiorentina ormai può ritenersi una grande società, sfortunata per gli infortuni, riesce a piazzare i colpi con una facilità degna di un top club mondiale. Anderson può dar fiato a Borja Valero e Aquilani, Matri può fare le veci di Gomez e giocarci insieme. Un applauso a Pradè, anche se vorrei fargli una sola critica: Perché non prendere un terzino destro di spessore?



GENOA: quest’anno Genoa meno rivoluzionario del solito. Fortuna che Gasperini faccia navigare in acque sicure la sua squadra. Peccato per Lodi, si poteva fare qualcosa più di una semplice salvezza. Burdisso l’acquisto di rilievo di Preziosi

INTER: L’era Thohir comincia con l’incredibile? (non saprei come definirla) trattativa saltata all’ultimo secondo tra Guarin e Vucinic. Cause? I dirigenti interisti hanno parlato di cause ambientali,ma sappiamo tutti che Thohir non volesse cominciare col piede sbagliato. Prima trattativa coi nemici della Juventus e contestazioni dei tifosi? La paura di commettere un grave errore ha portato a far saltare una trattativa che avrebbe fatto felice (per la prima volta?) Mazzarri. Ma alla fine Thohir è passato per spendaccione, negli ultimi giorni compra D’Ambrosio e soprattutto Hernanes dalla Lazio andando a puntellare il centrocampo. Mi lascia perplesso l’attacco interista affidato al solo Palacio



JUVENTUS: il mercato delle occasioni per i fortissimi bianconeri. Sfumato l’affare Vucinic-Guarin, negli ultimi giorni Marotta porta a casa il colpo Osvaldo. Il forte attaccante della nazionale arriva in prestito, sicuro il suo impiego in Europa League visto il difficile rapporto col gol tra Tevez e le coppe



LAZIO: cedere uno dei maggiori talenti senza rimpiazzarlo è segno che la Lazio non crede particolarmente alla corsa verso l’Europa, un peccato perché in un campionato che ormai ha poco da chiedere, in Europa poteva togliersi belle responsabilità. Helder Postiga e Kakuta gli unici acquisti, due seconde punte che segnano poco nei rispettivi campionati a cosa servono a questa Lazio?

LIVORNO: Spinelli si libera degli esuberi e prende un giocatore per reparto (Castellini, Mesbah,Belfodil). Il pensiero comune è che questa squadra sia maledettamente aggrappata ai gol di Paulinho

MILAN: la squadra che più ha deluso in questo campionato ha portato al nuovo allenatore, Clarence Seedorf, cinque acquisti che solo il campo saprà dirci se sono di rilievo o meno. Rami (difensore roccioso ma ancora non in forma visti i 4 mesi di non attività), Honda (se ne parlava come se fosse il salvatore della patria, ma qualcuno ha visto colpi importanti finora?),Taarabt (esterno offensivo di talento che non è riuscito a sfondare per il suo caratteraccio), Essien e Petagna. Nonostante il cambio di allenatore,la squadra resta sempre molto vulnerabile e piena di pecche che andranno colmate col tempo. La difesa fa fatica, il centrocampo con Essien dovrà dare una mano a questa fragile difesa o l’Atletico Madrid avrà vita facile contro un Milan che ha perso il suo prestigio. Galliani fa quello che può, il colpo più intrigante è Taarabt



NAPOLI: Jorginho il fiore all’occhiello. Giocatore di classe,giovane,un talento per il futuro dell’Italia. Ghoulam preso per sopperire all’assenza di Zuniga,ma forse serviva un riforzo di rilievo per la difesa (Henrique non basta),forse il vero problema per una squadra,quella partenopea,che con un rinforzo in difesa colmerebbe il gap che attualmente divide il Napoli dalla possibilità di lottare per lo scudetto

PARMA:resta l’ossatura della squadra,il Parma sta facendo grandi cose quest’anno. Certo però che perdere Biabiany sarebbe stato un colpo difficile da riparare a poche ore dal termine del calciomercato. Il vero colpo è stato trattenere Parolo!

ROMA: la Roma torna grande!Quest’anno si pensa per il presente e per il futuro,il mercato di Gennaio ha portato Nainggolan (si prospetta la cessione di Pjanic a giugno) e giovani talenti di valore assoluto nelle loro categorie. Bastos non convince come sostituto di Balzaretti,ma i centrali di Garcia possono sopperire alle carenze difensive dell’esterno ex-Lione

SAMPDORIA:la Doria pensa più a sfoltire che a riparare. Squadra in netta crescita,è una delle formazioni più in forma del momento,nulla da chiedere al mercato!

SASSUOLO: rivoluzione in casa emiliana. Il Sassuolo cambia allenatore e formazione,tra scambi e prestiti il Sassuolo si rifà il look in vista della volata salvezza. L’accoppia Floccari Berardi può essere decisiva



TORINO: il Toro non ha molto da chiedere al mercato,Ventura voleva un trequartista e Cario lo accontenta con Kurtic dal Sassuolo (in cambio di Brighi).Per il resto squadra titolare rimasta inviolata,fatta eccezione per D’Ambrosio da tempo ai margini

UDINESE: non ci aspettavamo grandi cose dall’Udinese che va più alla ricerca di talenti che a giocatori già affermati!

VERONA: la sorpresa del campionato ha visto l’assalto per i suoi gioielli! Alla fine è partito Jorginho (non degnamente sostituito), in entrata Marquinho dalla Roma non può che aumentare la forza offensiva di questa squadra

Al termine di questo mercato le distanze tra le varie squadre restano invariate. Juve e Roma si contendono lo scudetto, coi bianconeri forti di un vantaggio di 6 punti e di una rosa obiettivamente troppo forte anche per la Roma. Per la lotta al terzo posto Napoli e Fiorentina si daranno battaglia fino alla fine e con il rientro il Gomez per i viola, i partenopei non dovranno sbagliare un colpo o sarà Europa League il prossimo anno. Nonostante 3 squadra tra loro (Verona Parma e Torino),Inter Milan e Lazio si contendono il rimanente (o i rimanenti nel caso in cui l’Udinese non raggiunga la finale di coppa Italia) posto valido per l’Europa League. In zona retrocessione il Sassuolo si è rinforzato parecchio, ma Malesani non dovrà perdere tempo o verrà risucchiato da un vortice infernale nel giro di poche settimane. Per il resto buon campionato a tutti da Canto Libero!



Mirko Scimemi

Mirko Scimemi