Pianto, si ho pianto.
Si parlo di voi, anzi parlo con voi.
Parlo a quegli stronzi senza palle che hanno ucciso due animali
indifesi, mascotte imprescindibili di Pino Maniaci e della redazione
di Telejato. Parlo con voi, e mai sarei stato convinto di scendere
così in basso. Io quelli come voi neanche li saluto, non mi sognerei
mai di condividerci un caffè, figuriamoci di dedicarvi miei
pensieri, parole, articoli. Nonostante ciò questa volta mi avete
fregato. Questa volta avete messo in discussione il coraggio degli
uomini, la dignità delle persone. Avete giocato satanicamente con i
sentimenti più intimi e profondi che un essere umano abbia.
Vi siete
messi, da poveri imbecilli, in una battaglia più grossa di voi. Voi
non siete mafiosi, i mafiosi sono altri; voi non siete delinquenti, i
delinquenti sono altri; voi siete dei poveri imbecilli, che forse
neanche le loro madri guarderebbero in faccia se sapessero da dove
proviene il sangue che hanno sulle mani, la benzina sulle loro
scarpe. Siete stati in grado di inclinare la speranza con atti di
pura viltà. Forse perderò la dignità con questo articolo, forse
con il solo fatto di ammettervi tra i miei pensieri perderò la mia
faccia, ma a voi cretini che sognate qualche titolo di giornale e
qualche complimento da un cretino più vecchio e potente di voi,
quindi ancora più balordo, cos'è Telejato voglio spiegarlo.
Telejato è una palestra di vita. Il
sudore dietro un microfono, l'emozione della diretta, la pasta di
Mamma Patrizia, il sorriso di Simona, l'ardore di Giovanni, la
competenza di Letizia. Telejato è scuola. I testi scritti in fretta
e furia, le spiegazioni da dare ed i cazziatoni da prendersi.
Telejato è passione. Le sere d'estate in trenta attorno ad un tavolo
e quella dopo in due a parlare delle interviste al sindaco od al
magistrato. Telejato ti fa conoscere la gente, ti fa amare la vita.
Telejato è il motivo di orgoglio di quel territorio, Telejato è il
motivo d'orgoglio della mia terra. Telejato è la telecamera in mano
ad Arianna, è il baffo di Nicola ed il sorriso di Francesca;
Telejato è la visita di Fra Giosuè e la confusione di Giulia;
Telejato è lo sguardo convinto di Adriana e quello dolce Giulia.
Telejato è la schiena curva sul monitor di Fabio, le telefonate di
Salvo, i disegni di Noemi. Telejato è “Cucciolino”, l'altro cane
che vive a Casa Telejato. Telejato sono i ragazzi di Cuneo, Telejato
sono i giovani che vengono in visita. Telejato è Salvo Vitale.
Telejato è Telejato.
Ma tu che bruci auto per goduria od
ordine, che sevizi animali indifesi e poi li consegni ad una fine
indegna, che cazzo vuoi capirne? Tu sporco essere che ti
addormenterai anonimamente citato dalle televisioni locali e dai
giornali nazionali, non puoi capire quello che ti dico. Che ne sai
del sorriso di una conquista afflitto, come sei, nella melma che ti
circonda.
L'ultima cosa voglio dirti, con tutta
la rabbia che ho, e le lacrime che mi restano, fin qui non ho neanche
una volta citato Pino Maniaci concretamente, ma forse il tuo
intelletto scarso non te lo ha fatto notare, e non l'ho fatto perché
lui venga dopo, ma perché lui viene Prima, anzi è Sopra. Lui è
l'autore e la fiamma di tutto questo. Pino Maniaci è Telejato, Io
sono Telejato, Noi siamo Telejato. Tu sei solo un pezzo di merda a
cui ho dedicato troppa attenzione.
Ivano Asaro
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