giovedì 5 aprile 2012

Un alternativa d’obbligo


Sarà che in questo vecchio pazzo paese la normalità non è mai stata di casa, sarà che il confine tra ciò che è giusto o sbagliato (legale o illegale) è talmente sottile da essere abitualmente confuso, sarà che il qualunquismo è la patologia più comune tra la gente, e l’opinione pubblica è macchiata da un malsano relativismo che fa dell’ignoranza la sua arma migliore e della menzogna la sua primaria fonte di sostentamento , sarà che da quando riesco a capirci qualcosa la politica o almeno quella degna di tale nome l’ho vista tristemente soltanto sui libri di storia (nemmeno tanto recente)cosa già dette già sentite , sarà ; eppure in mezzo a questo oceano di considerazioni reali ma che erroneamente inducono ad avere un’ idea totalmente pessima e pessimista della nostra società, trova spazio la solita sciagurata speranza.

La solita sciagurata speranza, quella di un Italia diversa o meglio di italiani diversi, chissà se migliore mi limito a dire diversa; perché a questo “sistema” dove vige la legge del più furbo, dove la legalità solo talvolta è un dovere, una necessità, dove politica e corruzione, stato e mafie hanno avuto e continuano ad avere interessi comuni; destini incrociati, a uno stato criminale si può e si deve contrapporre un alternativa.

L’ anomalia è palese il nostro è in un paese dove la legalità rappresenta un alternativa e non la prassi.

Il quesito essenziale che mi pongo a questo punto, al di là della soluzione, al di là della via giusta da percorrere (credo di parlare a nome di un intero popolo affermando che la giustizia, il rispetto delle leggi, l’equità tra governati e governanti siano la via giusta da perseguire per una condizione sociale che ci avvicini ai nostri modelli europei ) è fondamentale capire chi?chi potrebbe nell’immediatezza rappresentare la giusta controparte?chi l’innovatore?

Sarò sincero non ho una risposta o almeno attualmente non ho una risposta “politica” che soddisfi pienamente i suddetti quesiti.

Scoraggiato anche dal fatto che i partiti che si avvalgono di maggiori consensi elettorali sono: il soggetto politico responsabile del disastro economico , sociale e culturale italiano degli ultimi anni: il reo PDL, e il PD che con un opposizione di facciata diventa di fatto corresponsabile e complice. Nessuna differenza tra gli schieramenti, se poniamo la questione morale al centro della nostra auspicata innovazione, i superstiti sono certamente pochi, sicuramente insufficienti.

A questa politica corrotta e corruttrice, che non può rappresentare un alternativa leale, e che non può aspirare minimamente ad essere un modello in Europa, voglio contrapporre la purezza di singoli che lottando quotidianamente portano alle spalle il peso di un intero popolo, quella sciagurata speranza.

Utopico si, Lecito anche, perché ho sempre criticato il qualunquismo insensato, il “sono tutti uguali” m’infastidisce parecchio e quindi cominciamo a selezionare gli ideali di quegli italiani onesti dai ladri, i vari criminali Dell’Utri, Riina, Provenzano, Mr B… & co. dai lodevoli ( ognuno a suo modo )Falcone,Borsellino, Pino Maniaci , Peppino Impastato,Don Peppino Diana, Marco Travaglio solo per citare i più noti all’informazione, vorrei citare anche le tantissime anonime persone, imprenditori, sindaci, avvocati, giudici che nel silenzio, nel buio, nel disinteresse generale, lottano e magari muoiono per la legalità e la giustizia.

Concludo questo articolo con le parole tratte da un documento che fu di Don Peppino Diana, ciò che sarebbe dovuto essere un discorso pubblico, ma arrivarono prima le armi,i killer e la morte.

“Non permettiamo uomini che le nostre terre diventino luoghi di camorra, diventino un'unica grande Gomorra da distruggere..” [cit].

Pasquale Diodato.

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