Ci sono date che contano, che ti rimangono nel
cuore, più di quanto si possa immaginare. Si potrebbe pensare che si stia parlando
di guerre, politica, amori, pensieri legittimi, ma non è così.
31 maggio 2009; 20
maggio 2012, date corrispondenti alle
ultime partite in assoluto di Paolo Maldini con la maglia rossonera e di
Alessandro del Piero con la casacca della
“Vecchia signora”. Non tutto va come dovrebbe andare, tantomeno gli
addii, nemmeno se si tratta dei due tra
i maggiori talenti del calcio italiano e dell’intero panorama mondiale. Certe
volte non basta una vita di dedizione, di successi, di assoluta fedeltà a dei colori per lasciarsi
con il dovuto rispetto.
- -24 maggio
2009: ultima partita al Meazza di Paolo Maldini. Tutto faceva presagire una
grande festa, ma così non è stato; tutto è stato rovinato da un’intera curva che
contestava il proprio capitano
ritenendolo “poco rispettoso”, appoggiando quindi la linea societaria
che lo avrebbe voluto fuori dal club, almeno per quel momento.
- - 13 Maggio
2012: uno Juventus Stadium gremito tributa Alessandro del Piero con ole, cori e
pianti da parte dei più accaniti sostenitori
- e per quanto mi riguarda, piansi da casa. Dunque, dov’è il problema?
Ultima partita con goal, affetto dei tifosi, cosa chiedere di più? Ah sì, c’è
che non va il comportamento della dirigenza bianconera e nella fattispecie del
presidente Andrea Agnelli, che da tempo
aveva scaricato senza preavviso il giocatore più rappresentativo dell’intera
storia bianconera. Alessandro, Paolo, non ve la prendete troppo se siete stati
traditi, se l’etica non trova più spazio nel calcio - quasi a specchio di
un’intera società - a favore invece della pragmaticità e del rigore
finanziario. VOI PER SEMPRE CON NOI!
Gaspare Polizzi
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