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Carlo Diana |
L'arroganza
del Sindaco di Bologna Virginio Merola non ha fine. Sin dalle
premesse è apparso chiaro il suo intento di boicottare in qualsiasi
maniera il referendum consultivo sull'abolizione del finanziamento
pubblico alle scuole dell'infanzia paritarie private. A dicembre pur
in un periodo di grave crisi economica decide d'imperio, dopo la
presentazione delle firme necessarie da parte del comitato promotore,
di non accorparlo alle elezioni politiche del 24-25 Febbraio, nel
tentativo di soffocare un pronunciamento di massa preannunciatosi
sfavorevole per gli interessi particolaristici che difende.
Dall'inizio della campagna elettorale referendaria si spoglia delle
funzioni di garante della collettività tutta, nel rispetto del
principio di equilibrio istituzionale che il suo ruolo dovrebbe
suggerirgli, per parteggiare insieme al PDL ed alla Curia nella
fazione che richiede il mantenimento dello status quo, accampando
motivazioni palesemente false ed offensive dell'intelligenza
generale. Poche ore fa "l'Incontinente", in fatto di
esternazioni da raccapriccio, spinto da una concezione della funzione
di Sindaco "legibus solutus" di medievale memoria,
preannuncia di fatto di voler ignorare l'eventuale esito a favore
dell'abolizione, infischiandosene delle conseguenze politiche di un
siffatto risultato.
Invito i cittadini di Bologna ad andare a votare
in massa Domenica 26 Maggio dalle ore 8.00 alle ore 22.00 dimostrando
ancora una volta l'alto senso civico di una città che non merita
tanto sprezzo democratico da parte di chi, tra immobilismo,
incompetenza e sempre più smaccante tutela di lobby
particolaristiche, è da tempo proteso a mortificare il concetto di
"bene comune" ed il senso della partecipazione collettiva
quale metodo per migliorare la gestione di un potere che vorrebbero
slegato da qualsivoglia controllo pubblico.
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Carlo Diana |
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