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Marta Gancitano |
“Grazie
per la tua voglia di RESISTENZA, non perdere mai la speranza, noi
continueremo a credere e a lottare finché la Verità non sarà
venuta alla luce e Giustizia non sarà fatta.
Ti
aspetto a Palermo per levare in alto insieme a noi la tua Agenda
Rossa.”
Sono
state queste forse le parole che più mi hanno convinto a non
arrendermi, a pensare che niente è davvero perduto, a credere che
esistono ancora persone che sacrificherebbero la propria vita per il
senso di LIBERTA’, GIUSTIZIA e VERITA’. Salvatore Borsellino ha
risposto con queste parole ad una mia mail, inviata quasi per caso
dopo aver letto un libro. La curiosità e la voglia di capire cose
significasse la parola MAFIA mi ha spinto a documentarmi, a chiedere
informazioni ad alcuni giornalisti locali che pazientemente hanno
risposto alle mie domande.
A
scuola sono state poche le volte in cui si è parlato di mafia e
tutte quelle poche volte in cui è stato fatto, l’argomento è
stato trattato con superficialità, gli uomini che venivano nominati
erano sempre gli stessi: Provenzano, Riina. Vedevo dunque la mafia
come qualcosa che non mi appartenesse, come qualcosa che fosse
lontana dalla mia città. Solo dopo ho capito che non era così. Tra
i tanti nomi dei mafiosi sentiti più e più volte nessuno aveva
fatto il suo nome, MARIANO AGATE. Era lui il boss della mia città,
era lui l’uomo che intratteneva rapporti diretti con Riina, era lui
l’uomo che era stato condannato per la strage di Capaci. Proprio
ieri ho appreso la notizia della sua scomparsa, e non posso fare a
meno di domandarmi quante saranno quelle persone che lo
ringrazieranno per tutti quei favori avuti. Sono stanca di sentire
dire che la mafia non esiste più, perché non è vero! Nel momento
in cui riceviamo dei favori, nel momento in cui otteniamo qualcosa
che non ci spetta per diritto noi siamo COMPLICI! Non è difficile
capire che la mafia si è evoluta nel tempo e che evolvendosi ha
smesso di uccidere. Perché è così, meno rumore si fa più
difficile è essere scoperti.
Chiudo
con queste parole pronunciate da Giuseppe Gatì, un ragazzo che in
pochi conoscono, un blogger che aveva tanta voglia di fare, ma che
purtroppo a causa della sua prematura scomparsa è riuscito solo in
parte nell’intento.
“E’
arrivato il nostro momento, il momento dei siciliani onesti, che
vogliono lottare per un cambiamento vero, contro chi ha ridotto e
continua a ridurre la nostra terra in un deserto, abbiamo l’obbligo
morale di ribellarci.”
Gancitano
Marta
Brava Marta. Tu, Ivano, Alberto, Francesco e tanti altri potete fare tutto quello che la mia generazione e le generazioni passate non hanno saputo fare e cioè ribellarsi a questo stato di cose. Prendete in mano il vostro futuro e cambiatelo perchè i nostri padri non hanno saputo difenderlo da chi ha macchiato per sempre la coscienza, la dignità e la reputazione dei siciliani onesti. Brava Marta...!!!
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